Esercito la professione di Avvocato dal 2006 e da allora vivo in prima persona la sua evoluzione che oggi è tale da imporre un completo cambio di paradigma. Soprattutto nell’ambito del diritto delle persone, delle relazioni, delle famiglie e dei minorenni, infatti, l’avvocato sta smettendo le vesti di avvocato – litigator per quelle di avvocato – negoziatore.

Ciò comporta uno stravolgimento del ruolo della professione, considerando che l’avvocato è non più solo colui che cavalca l’onda del conflitto, ma un mediatore e un negoziatore che attenua o smorza il conflitto perché vuole ottenere il miglior risultato, e in tempi brevi, per il suo assistito.

Quando si negozia quindi non si è avversari, non si è controparte, ma semplicemente l’altra parte.

Il ruolo dell’avvocato – negoziatore / mediatore assume quindi anche un ruolo sociale.

Nell’era post riforma Cartabia, in cui i modelli alternativi di gestione dei conflitti (A.D.R.) valorizzano il conflitto e la crisi come momento di cambiamento e come momento di trasformazione di una relazione, l’avvocato non è più solo colui che instaura i procedimenti giudiziari per una definizione della causa dopo anni e per parcelle molto care.

L’avvocato di oggi è soprattutto, e finalmente, molto altro!